💡 LO SPUNTO DEL SABATO 💡
L’Agenzia delle Entrate, con nota del 27 ottobre 2023, ha risposto alla ✉️ lettera trasmessa in data 24 ottobre 2023 dal Consiglio Nazionale dell’Ordine Consulenti del Lavoro, con la quale si richiedeva “un intervento chiarificatore e risolutivo” di alcune criticità riscontrate in merito a quanto previsto dalla 📜 risoluzione n. 55/E del 3 ottobre 2023 con riferimento all’obbligo di ✏️ indicare nella CU 2024 il codice fiscale dei figli dei lavoratori per i quali è erogato 💸 l’Assegno Unico e Universale.
In risposta a tale richiesta, l’AdE comunica che deve ritenersi ❌ superato l’obbligo in capo ai sostituti d’imposta di indicare nella CU 2024 i codici fiscali dei 👩👧👦 figli con riferimento ai quali è stato riconosciuto l’Assegno unico, e che esso rimane ✔️ circoscritto ai soli casi in cui il datore di lavoro sia già in possesso dei dati, ovvero nelle seguenti situazioni:
🔹 il dipendente in sede di conguaglio richiede al sostituto il riconoscimento di una detrazione per le spese sostenute per conto del figlio;
🔹 riconoscimento da parte della legge regionale di specifiche agevolazioni ai fini del calcolo dell’addizionale regionale Irpef in presenza di figli a carico;
🔹 riconoscimento dei fringe benefit esenti ai fini fiscali entro il limite di € 3.000 ex decreto legge n. 48/2023 (c.d. decreto lavoro).
📍 L’Agenzia delle Entrate riferisce in ogni caso che, qualora il sostituto sia già in possesso dei dati relativi ai figli dei dipendenti o non abbia difficoltà a reperirli, sarebbe comunque utile riportarli nella CU 2024.
🎓 Fonte: AdE, nota del 27 ottobre 2023 🎓