LO SPUNTO DEL SABATO – TRASPARENZA RETRIBUTIVA: DALL’UE STOP ALLA PRIVACY SULLE RETRIBUZIONI

26 Agosto 2023
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Studio Necchio

💡LO SPUNTO DEL SABATO💡

A seguito dell’emanazione della 🌎 Direttiva UE n. 2023/970 del 10/05/2023, recante disposizioni atte a rafforzare l’applicazione del principio della 🔁 parità di retribuzione tra uomini e donne per uno stesso lavoro o per un lavoro di pari valore, i lavoratori e le lavoratrici avranno il diritto di 📢 conoscere i dati retributivi dei colleghi e si vieteranno tutte le clausole contrattuali che limitino tale diritto.
👉 Gli stati membri dovranno adeguarsi a quanto previsto dalla stessa direttiva entro il 7 giugno 2026. 👈
📌 Nella direttiva si fa riferimento a tutti i lavoratori, compresi i lavoratori a tempo parziale, a tempo determinato, i lavoratori somministrati. La #trasparenzaretributiva dovrà riguardare anche il momento 📌 prima dell’effettiva assunzione, applicandosi, pertanto, anche ai candidati ad un impiego.
Con tale direttiva si vuole, quindi, fare in modo di colmare il gap, presente ancora negli Stati membri dell’Unione Europea, in merito al 📊 divario delle retribuzioni tra 👥 uomini e donne 👥. Il datore di lavoro dovrà, a fronte della richiesta avanzata dal dipendente, entro 60 giorni, rispondere per iscritto fornendo le informazioni che riguardino il proprio livello retributivo e i livelli medi delle categorie di lavoratori che svolgono la medesima mansione, mai dati individuali, solo dati aggregati. ✋ Non si violerà mai la riservatezza individuale, dovendo fornire dati generici, ripartiti per sesso e categorie tra loro equiparabili. 
L’azienda resterà comunque libera di pagare i propri dipendenti in base al merito. Verrà infine richiesto, per le aziende che occupano dai 100 ai 250 dipendenti, di stilare 📝 rapporti sul gender pay gap, essendo chiamate a rispettare un divario retributivo di genere mai superiore al 5%. 

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